Quando una persona viene a mancare, i suoi obblighi fiscali non scompaiono automaticamente.

Inoltre, in un momento emotivamente complesso, avere una guida chiara su come procedere può offrire tranquillità. E poiché si rivedono questioni patrimoniali e di pianificazione, può essere anche un buon momento per gli interessati di **[confrontare assicurazioni funeraria](https://www.assicurazionifuneraria.com/)** e verificare quali coperture possiedono nelle proprie successioni.  



## Cosa succede con la dichiarazione dei redditi quando una persona muore?

Quando un contribuente viene a mancare, la presentazione della dichiarazione dell'IRPF di quella persona (il defunto) presenta alcune particolarità da conoscere, anche se i principi base dell'imposta restano invariati.

### Chi deve presentare la dichiarazione finale dell'IRPF del defunto?

- Se il decesso avviene **prima del 31 dicembre**, il periodo d'imposta del defunto va dal 1° gennaio fino alla data del decesso.  
- Se il decesso avviene il 31 dicembre, si può considerare che il periodo d'imposta coincida con l'anno naturale completo, e in alcuni casi è ammesso che l'unità familiare opti per la tassazione congiunta includendo il defunto.  

I limiti che determinano l'obbligo di dichiarazione del defunto non si riducono per il fatto del decesso: si applicano nella loro interezza, senza proporzionare al tempo vissuto. Ad esempio, se un defunto fino alla data della morte ha percepito redditi da lavoro superiori a **22.000 euro con un solo datore di lavoro**, è obbligato a dichiarare.  

### Limiti applicabili per l'obbligo di dichiarare in caso di decesso

| Situazione del defunto | Limite generale obbligo di dichiarare |
|------------------------|--------------------------------------|
| Un solo datore di lavoro | 22.000 euro                         |
| Più datori di lavoro (secondo e successivi > 1.500 €) | 15.876 euro |

> **Esempio pratico:** Immaginiamo che don Carlos muoia il 15 giugno. Fino a quella data ha percepito una pensione e alcuni rendimenti di capitale. I suoi eredi esaminano i dati fiscali e concludono che la dichiarazione deve essere presentata. Poiché don Carlos è deceduto prima del 31 dicembre, la sua dichiarazione sarà individuale, coprendo il periodo dal 1° gennaio al 15 giugno.  

### Scadenze per presentare la dichiarazione dei redditi dopo il decesso

La dichiarazione finale dell'IRPF del defunto **deve essere presentata nei medesimi termini** delle altre dichiarazioni della campagna dei redditi, generalmente tra **aprile e giugno dell'anno successivo al decesso**. Se il decesso avviene dopo il 31 dicembre, la dichiarazione riguarderà l'intero esercizio precedente.

- Il termine abituale di presentazione inizia a inizio aprile e termina il **30 giugno**.  
- Se la dichiarazione comporta pagamento e si vuole domiciliare l'addebito, il termine termina **pochi giorni prima**.  
- In determinate situazioni, gli eredi possono richiedere una proroga o presentare una dichiarazione integrativa se non disponevano di tutti i dati fiscali.  



## Come si liquida l'IRPF del defunto?

Per liquidare correttamente l'IRPF del defunto occorre integrare tutti i redditi generati nel periodo d'imposta (dal 1° gennaio al giorno del decesso), inclusi redditi da lavoro, rendimenti di capitale o imputazioni di reddito. La **Legge 35/2006** stabilisce che, anche se il periodo è inferiore all'anno naturale, gli importi che determinano l'obbligo di dichiarazione si applicano integralmente.  
### Tipi di redditi da includere nella dichiarazione finale

| Tipo di reddito | Inclusione nella dichiarazione finale |
|-----------------|--------------------------------------|
| Redditi da lavoro fino alla data del decesso | Sì |
| Rendimenti di capitale mobiliare e immobiliare | Sì |
| Imputazioni di reddito (abitazione, seconda casa) | Secondo normativa |
| Redditi successivi al decesso | No (passano agli eredi) |

### Documentazione necessaria per la dichiarazione finale dell'IRPF

Gli eredi devono raccogliere la seguente documentazione:

- Certificato di morte del contribuente.  
- Prova della qualità di erede o rappresentante (testamento, atto notarile, dichiarazione di eredi).  
- Documento d'identità o NIE del defunto e degli eredi.  
- Dati fiscali e giustificativi di redditi, deduzioni e ritenute.  
- Numero di riferimento del defunto (si ottiene tramite la casella 505 della dichiarazione precedente).  

> **Esempio pratico:** Per presentare la dichiarazione di don Carlos (deceduto il 15 giugno), i suoi eredi raccolgono il certificato di morte, l'atto di successione e i certificati di reddito, e accedono al Portale dell'Agenzia delle Entrate con il numero di riferimento del defunto per presentare la dichiarazione finale.  

Se stai gestendo questioni ereditarie, oltre a adempiere ai tuoi obblighi fiscali, considera di **[confrontare assicurazioni funeraria](https://www.assicurazionifuneraria.com/)** per tutelare i tuoi cari da pratiche complesse in futuro.



## Chi eredita gli obblighi fiscali del defunto?

L'articolo 39.1 della **Legge Generale Tributaria** stabilisce che “alla morte dei soggetti obbligati, le obbligazioni tributarie pendenti si trasmettono agli eredi”. In altre parole, i debiti fiscali del defunto entrano a far parte dell'eredità e gli eredi devono rispondere con i beni ereditati.  

Tuttavia, **non si trasmettono le sanzioni tributarie**. Le multe o le penalità imposte al defunto si estinguono con la morte e non possono essere richieste agli eredi.

### Come si ripartiscono i pagamenti o i rimborsi tra gli eredi?

Quando la dichiarazione del defunto risulta a debito, gli eredi assumono la responsabilità secondo la loro quota di eredità. Se risulta a credito, gli eredi possono richiedere il rimborso tramite il **modello H-100** presso l'Agenzia delle Entrate.  

**Punti chiave:**
- Gli eredi devono dimostrare la loro qualità per poter gestire la dichiarazione.  
- Se l'eredità non è ancora divisa (eredità giacente), la dichiarazione la presenta il rappresentante della stessa.  
- Se ci sono più eredi, rimborsi o pagamenti si ripartiscono proporzionalmente.  

> **Esempio pratico:** Maria e Luis sono eredi della madre. La dichiarazione dei redditi dell'anno del decesso risulta un rimborso di 1.800 €. Entrambi presentano il modello H-100 e l'Agenzia delle Entrate accredita l'importo sul conto dell'eredità, ripartendolo secondo la percentuale di assegnazione.  



## Quali tributi devono essere presentati dopo il decesso?

Dopo il decesso, gli eredi devono gestire vari tributi:
- **Dichiarazione finale dell'IRPF** del defunto, se dovuta.  
- **Imposta sulle Successioni e Donazioni (ISD)**, che tassa la trasmissione patrimoniale per eredità.  
- Eventualmente, **plusvalenza municipale**, se vengono trasferiti immobili urbani.  

Mentre l'IRPF tassa i redditi generati fino al decesso, l'ISD tassa l'acquisizione del patrimonio ereditato dagli eredi.

### Come coordinare la dichiarazione finale dei redditi con l'Imposta sulle Successioni e Donazioni?

La coordinazione tra i due tributi richiede attenzione ai termini:

- L'**IRPF** si presenta nei termini ordinari (aprile-giugno).  
- L'**ISD** deve essere presentata entro **sei mesi dal decesso**, prorogabili altri sei se richiesto entro i primi cinque mesi.  
- È consigliabile valutare i beni ereditati prima di presentare l'ISD, poiché tali valutazioni serviranno anche per future dichiarazioni fiscali.  

> **Esempio pratico:** José muore il 10 marzo. I suoi eredi presentano la dichiarazione dell'IRPF fino a quella data e, parallelamente, preparano l'autoliquidazione dell'ISD entro sei mesi. Se la dichiarazione risulta un rimborso, possono richiederlo anche prima di completare l'ISD.  

Gestire l'IRPF di una persona deceduta può sembrare complesso, ma seguire i passaggi corretti evita sanzioni e consente di adempiere alla normativa. Considera di **[confrontare assicurazioni funeraria](https://www.assicurazionifuneraria.com/)** per proteggere i tuoi cari e semplificare le pratiche future.




Cosa succede con l'IRPF del defunto? Dichiarazione finale

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